Complimenti a Francesca per la convocazione in Nazionale

Dopo anni, una pallanuotista ticinese viene convocata per un collegiale con la Nazionale. Segno di un impegno quotidiano delle nostre ragazze e della loro crescita tecnica.

La pallanuoto a Lugano è da anni uno sport che riempie di orgoglio la città e porta in alto il suo nome in tutta la Svizzera e in Europa. Gli Sharks, il settore pallanuoto della Lugano Aquatics, sono la squadra che ha collezionato più titoli in tutta la città e gli atleti, dai più giovani ai più esperti, vogliono contribuire in prima persona ad aumentare sempre di più i trofei in bacheca.

Quando parliamo di pallanuoto, il collegamento mentale va subito a dei super fisici che vanno avanti e indietro come dei matti per fare un gol in più degli avversari e vien subito in mente, ma che fatica!

Ma da un po’ di tempo a questa parte e dopo qualche anno di assenza, sul bordo vasca del Lido sono ricomparsi dei volti angelici, delle giovanissime temerarie, che ogni giorno decidono di tuffarsi in acqua ad allenarsi e a competere con i nostri piccoli squaletti, partecipando attivamente (e con fantastici risultati) ai campionati giovanili.

Queste simpatiche atlete sono Francesca, Elisabetta, Anita, Gea e Giulia.

Oggi, in concomitanza con la Festa della Donna, abbiamo deciso di omaggiare la pallanuoto rosa, dedicando uno spazio a Francesca, in occasione anche della sua convocazione per un raduno con la Nazionale Svizzera Under 17 al Centro Federale di Sursee, un tassello importante in questo processo di crescita del movimento pallanuotistico femminile in Ticino.

Francesca Leoncini Bartoli, ha 15 anni, un sorriso contagioso ed una passione infinita per il nostro sport. Studia al Liceo e suona la chitarra classica, ama la musica ed adora viaggiare. Quando la incontriamo, ciò che più ci colpisce sin dalle prime battute è la sua determinazione e la sua voglia di lottare per i suoi sogni.

Raccontaci un po’ di te, come hai iniziato con la pallanuoto?

Ero una tifosa sfegatata di mio fratello Leo (giocatore della U13) e, al termine di una finale vinta, Sara (Giraldo, ex allenatrice delle giovanili) mi ha spinto a provare questo fantastico sport. Da allora, è stato amore a prima vista, che continua intatto ancora oggi.

Come è stata la tua prima esperienza in un collegiale per la Nazionale giovanile?

Quando ho ricevuto la convocazione non ci credevo. Ero agitatissima ed emozionata allo stesso tempo, per me si avverava un sogno. Arrivata al raduno, ero l’unica a parlare italiano, ma tutte le ragazze si sono dimostrate da subito disponibili e molto accoglienti. Gli allenamenti sono stati duri, ma ogni volta che giocavamo o anche solo quando palleggiavamo, mi sentivo a casa. Inoltre, grazie all’ottimo lavoro che stiamo svolgendo quest’anno, non ho fatto fatica e mi son divertita tantissimo.

Hai notato differenze tra la pallanuoto completamente femminile e quella che pratichi tutti i giorni, con i tuoi compagni di squadra maschi?

A Sursee ho vissuto un’esperienza pallanuotistica nuova, diversa sotto molti aspetti da ciò che vivo tutti i giorni. La tipologia di allenamenti è stata sicuramente differente, più incentrata sul gioco e meno sul nuoto. Ovviamente, la fisicità delle ragazze è diversa rispetto a quella che affronto quotidianamente qui a Lugano, ma io non temo il confronto con atleti maschi e, anche durante le partite, non mi tiro mai indietro.

Cosa ti piace di più quando ti alleni e come vivi la tua presenza in un contesto tutto maschile?

Adoro il contesto squadra e non vedo l’ora che arrivi il momento degli allenamenti. I miei compagni di squadra e Michele, il mio allenatore, sono dei veri e propri gentiluomini e mi trattano sempre benissimo, sono un po’ la mia seconda famiglia. Ovviamente, come in tutte le famiglie, a volte c’è qualche discussione, ma subito si rimedia e si chiariscono le cose. Sono felicissima di far parte di questo gruppo.

E cosa ti piace invece di meno?

Nuotare (ride) o allenarsi negli scatti. Come tutti i pallanuotisti, giocherei sempre.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Innanzitutto, nel breve termine, spero di ricevere nuovamente la convocazione per i raduni di fine mese e di inizio aprile con la Nazionale giovanile. Con la speranza di partecipare agli Europei di categoria che si svolgeranno a luglio in Turchia. Inoltre, mi auguro di poter concludere la stagione conquistando una medaglia con i miei Sharks nel campionato U15.

Un consiglio a chi si avvicina alla pallanuoto?

Non bisogna temere nulla, è uno sport stupendo che insegna tanto, una vera e propria scuola anche per la vita. Nel corso della mia vita, tante persone mi hanno detto che non ce l’avrei fatta o mi hanno preso in giro, ma io non le ho ascoltate, sono andata dritto per la mia strada ed ora sono qui, felicissima delle scelte che ho fatto. Quindi, inseguite sempre i vostri sogni e non smettete mai di lottare per essi.

Chiudi gli occhi ed esprimi un desiderio per la Festa della Donna, cosa vorresti?

Non ho dubbi, ma sono due… partecipare alle Olimpiadi con la Nazionale Svizzera e, soprattutto, giocare per una squadra tutta femminile nella mia Lugano. Sono all’ultimo anno di Under 15 e dall’anno prossimo, non essendoci una squadra femminile in Ticino, dovrò allenarmi qui e poi sperare di tesserarmi con qualche squadra oltralpe.

Facciamo un grandissimo in bocca al lupo a Francesca e a tutte le nostre squalette e speriamo di poter realizzare i loro sogni, riuscendo finalmente a riportare in Ticino una squadra di pallanuoto femminile.

#WEARESHARKS